Forza formaggio!
In un insolito articolo l’autorevole Financial Times anglosassone commenta la manovra attuata per salvare il Parmigiano Reggiano e esalta i valori di questo tradizionale prodotto nostrano. Riportiamo di seguito la traduzione dell’articolo.
Scordatevi le tre grandi (si riferisce ai tre colossi automobilistici americani: General motors, Ford motor company e la Chrysler corporation, n.d.t.). La vera operazione di salvataggio, per lo meno in Italia, si sta portando avanti nell’altro grande motore dell’attività economica: il formaggio. I produttori del Parmigiano in Emilia Romagna sentono nell’aria il pungente odore di problemi. Spesso il loro formaggio è venduto sotto costo, quindi i produttori del parmigiano rischiano di essere estromessi dal mercato, alcuni di loro stanno persino stanno usando il proprio formaggio come garanzia per prestiti bancari o per pagare gli stipendi degli operai. Ora Luca Zaia è intervenuto, annunciando un piano di salvataggio di €50m per il famoso formaggio.
La manovra ha già allertato i produttori di altre varietà di formaggio. I produttori di mozzarella di bufala, per esempio, temono che senza aiuti governativi anche loro possano cadere. Il sangue di alcuni osservatori economici ha ribollito al pensiero che il governo italiano potesse soccorrere qualsiasi delle sue industrie che si trovano in difficoltà. La manovra è stata di difficile digestione per molti.
Come regola generale i governi non dovrebbero salvare le attività commerciali inefficaci. Tuttavia, i produttori del parmigiano hanno qualche giustificazione nel mungere il governo in cerca di aiuti. La produzione del parmigiano ha una vecchia tradizione, 800 anni, e prevede procedure meticolose e precise, completate da una costosa stagionatura di due anni. La conseguenza di questa rigorosa adesione al disciplinare fa si che i produttori siano vinti dai produttori di imitazioni del parmigiano la cui produzione è più breve e meno costosa. Saremmo dei filistei se congedassimo autentica artigianalità per inefficienza commerciale.
Il parmigiano con diritto rivendica il titolo di formaggio nazionale di quella che è un’orgogliosa potenza culinaria. Tuttavia, i suoi produttori vanno tutelati non per proteggere una ‘strategica ricchezza nazionale’, come l’assurdo tentativo dei francesi di difendere l’azienda produttrice di yogurt Danone. Vogliamo invece farvi riflettere sul rischio che si corre se lasciassimo il parmigiano essere sconfitto dal mercato. Non occorre essere un gastronomo o un buongustaio per capire il vuoto che verrebbe a crearsi se il re dei formaggi dovesse sparire. Un mondo senza parmigiano sarebbe uno in cui i piatti di pasta non sarebbero gli stessi, un'altra magnifica arte andrebbe perduta. Forza Italia? Non proprio. Forza formaggio? Puoi scommetterci.
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